70. Japan preview

​Dice un vecchio proverbio giapponese “I’ ferro va battuto finché gl’è caldo” per cui, siccome a preparare i post e riorganizzare le immagini per il racconto della vacanza in Giappone di questa settimana ci metterò un po’, intanto vi condivido una preview: il mio “video-diario” fatto su Snapchat in questi giorni (è nudo e crudo, rimesso assieme alla bell’e meglio con l’aggiunta di due o tre filmati extra…).
Sí, l’avevo giá fatto QUI, promettendo che fosse una tantum… ma che volete farci, a volte ho delle ricadute.

Naturalmente anche in questo caso c’è una imbarazzante prevalenza di orrendi primi piani del sottoscritto… poi pubblicherò tutte le foto come Dio comanda. Abbiate pazienza e rimanete sintonizzati.
Ciao a tutti.
Arigato e Sayonara.

7 pensieri su “70. Japan preview

  1. Ho seguito i tuoi snap nei giorni passati e ti seguo da un po’ sui social. Credo di aver capito che stare in Cina non ti piace.
    Forse non è questo lo spazio giusto aprire questo argomento, ma mi frulla in testa la questione e dunque: perché costringersi a vivere in un posto che proprio non ci piace? Lo so che il motivo è il lavoro, ma deve essere proprio questo l’ordine delle cose: ho un lavoro e mi trasferisco dove lui mi porta. Perché non può essere: scelgo di vivere qui e quindi il mio lavoro sarà qui.
    La dicotomia è: sto peggio se non lavoro ma vivo in un posto che mi piace o se vivo dove decido di vivere ma il lavoro non è quello che voglio (o addirittura non c’è).
    Forse in in ogni caso è solo paura. Paura che prima o poi a quell’odiato luogo ci si potrà abituare; paura che il lavoro non sia quello che vorremmo.
    Scusami per aver utilizzato questo spazio per questa riflessione.
    Buon viaggio nella tua vita.

    • Ciao, e grazie per il commento. Ti confesso che mi ha fatto anche un po’ riflettere e la cosa è positiva visto che non sono un tipo molto riflessivo. In realtà la questione è che le cose non stanno esattamente così: non è che abitare in Cina “proprio non mi piace”. È una realtà estremamente difficile e l’ambiente è certamente ostile ma io ho proprio la percezione di essere nel posto giusto, e credo che questo cambi la prospettiva. Inoltre il lavoro qui mi dà la possibilità di mettermi alla prova su tanti fronti e vedere e conoscere cose che fino ha poco più di un anno fa non mi sarei mai aspettato. Per cui anche di fronte alle difficoltà cerco di prenderla di petto e via.
      Mi dispiace se mi sono lamentato più del necessario ma ti garantisco che il più delle volte è più una valvola di sfogo che altro.
      Grazie davvero per il commento. Spero di essere anche in po’ divertente e tra le altre cose… Buon viaggio anche a te.

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