I litchi sono entrati di prepotenza nella lista di cose di cui sono DROGATO.
E siccome sono circondato da gente a cui piace poco assecondare i mie gabbioni, per il ciclo #mimportatunasega, questo weekend mi hanno portato a coglierli dall’albero.
In montagna.
Nella Jungla.
Ospiti di amici di amici di amici, che per ringraziarci di essere andati lí a svuotargli gli alberi ci hanno pure offerto il pranzo (oltre che un PANCALE A TESTA dei frutti suddetti).
Sopra, il pranzo.
Sotto, la mia faccia che dice “ebbasta co’ste foto – ma cche mme frega a me – famme magná”.
E siccome la giornata bucolica e tutto quanto va bene ma fino a un certo punto, la sera ci siamo sfondati di Litchi-Martini e Guacamole a casa di Margua davanti a un film di merda.
(Ingrid, se sei in ascolto, sii fiera di me)
È da un po’ che non entro in questo tuo diario di bordo .
E non poteva essere meglio che rileggerti mentre parli litchees , coglierli e mangiarli dalla pianta sarà sicuramente meglio di mangiarli dai bancali del Carrefour , fregandoli, come faccio io. Nei mesi invernali , soprattutto a dicembre, quando si trovano qui. Buona continuazione
Grazie Andrea! Buona continuazione anche a te… 🙂