Verso Sideman.
Villaggi arroccati sulle colline, strade addobbate di ghirlande, terrazze sulla strada in cui riposi il culo rattrappito dopo chilometri e chilometri in motorino e dove ti servono thè allo zenzero o il pregiatissimo caffè Luwak (quello cacato dal furetto, tanto per intendersi), cortili nascosti in cui senti il profumo del cibo o lo schiamazzo dei bambini uscire dalle case, aria di festa anche se festa non é.
Poi di nuovo giú di corsa, verso il mare, alla ricerca di quella “spiaggia segreta” che non é scritta sulle guide ma che i balinesi sanno dov’é.
E fu sera e fu mattina.
[Continua]