La natura a Bali é meravigliosa.
Fidatevi.
Fidatevi di uno che, di per sé, é attratto dalla natura piú o meno come lo si é da una colite spastica.
A me della natura non me n’é mai fregato nulla, ma nulla nulla: peró qui é diverso. Qui la natura é la combinazione perfetta fra uno scenario selvaggio e il gesto dell’uomo che lo accarezza piegandolo in funzione della sua sopravvivenza. Questa combinazione accade in un modo superbo, a Bali: credevo che la perfezione su questo si incontrasse nel modo in cui Botticelli rappresentava idealmente le colline toscane del Cinquecento ma devo ammettere che Bali gli dá del filo da torcere. E anche qui, proprio come nei quadri di Botticelli, il verde é un verde “innaturale”, l’ombra e la luce sono un equilibrio perfetto, i rivoli d’acqua appaiono come progettati secondo un criterio che non sembra seguire solo uno scopo funzionale a irrigare le risaie, ma anche di natura estetica.
Un mattina stavo camminando alla ricerca del Sari Organik, un posto in cui a quanto mi dicevano ti preparano il pranzo usando cose prelevate sul momento dall’orto. Mentre camminavo lungo la strada ho visto un cartello che indicava “Ubud Rice Fields” e puntava dritto in un vicolo fra le case. L’ho seguito, mi sono addentrato per cento metri nel bosco e qui sotto vedete le foto di dove mi sono ritrovato solo “svoltando l’angolo”.
Voi direte “E che due coglioni, ma sono trecento foto di prati e palme..!”. Sí, e le ho anche selezionate fra molte di piú che ho scattato, perché io fra i prati di Ubud ci ho passato una giornata intera, alla fine, e sono rimasto cosí sorpreso dello scenaio che c’ho anche versato due lacrimoni.
Ho mangiato a un baracchino lungo il sentiero principale (alla fine non so se fosse il Sari Organik ma la roba dell’orto ce l’aveva), ho dormito fra le risaie all’ombra delle palme, ho messo i piedi a mollo nell’acqua corrente… manco fossi Heidi dopo il ritorno in Tirolo da Francoforte.
E a una signora italiana che passava di lí in bici col presunto novello sposo che, sudata fradicia, gli ha detto “Vai piano, non ce la faccio piú… muoio!” ho gridato dietro “Guarda che, se proprio devi, posto meglio di questo mi sa che non lo ritrovi, eh!” attirandomi immediatamente le simpatie dei connazionali.
Enjoy.
[Continua]