Lo dice anche il proverbio: “Aprile dolce svegliarsi all’alba e andare a vedere posti a casaccio”. Era cosí no?
Beh, a dirla tutta Pingyao non é esattamente un posto a casaccio: é piuttosto un raro esempio di tradizionale cittadina Han, fondata attorno al quattordicesimo secolo, e straordinariamente conservata, tanto da essere nominata “UNESCO World Cultural Heritage Site” giá una ventina di anni fa. C’é da dire che probabilmente l’UNESCO é arrivata tardi: moltissimi edifici hanno l’aria di essere giá stati ricostruiti in tutto o in parte (ricordiamo al pubblico in sala che con la scusa di un restauro filologico, negli anni 60, la Porta della Pace Celeste in Piazza TianAnMen fu invece impacchettata, demolita e ricostruita dalle fondamenta, da questo POPOLO MERAVIGLIOSO) e l’effetto è che molte delle murature hanno una tessitura troppo pulita e precisina per apparire autentiche. Quello che importa è però che l’impianto della città originaria è ancora straordinariamente visibile e il feeling complessivo del “borgo” ancora palpabile.
Se le strade sono ormai invase da bancarelle e negozietti che vendono chincaglieria di ogni genere spacciandola per autentici reperti ai non pochi turisti stranieri, molte delle corti interne delle case sono invece state rinnovate mediamente con garbo e aperte al pubblico: alcune ospitano piccole esposizioni su temi della civiltà originaria. Anche i templi sono belli: il piú bello peró é il Shuanglin, e si trova fuori le mura a circa un quarto d’ora di autobus. Alcuni spazi della cittá murata, invece, sia interni che esterni alle case, vengono spesso utilizzati come veri e propri set cinematografici per film ambientati nella Cina medievale proprio per l’aspetto ancora autentico di questo scenario. È in una di queste case (ma non sono riuscito a capire quale) che è stato girato “Lanterne Rosse”, il film del 1991 che ha portato la cinematografia cinese alla ribalta internazionale. Io l’ho visto. E sono ancora vivo.
A seguire la mia consueta cronaca (piú o meno muta) del mio weekend a Pingyao.
Yide Hotel (fantastico, una delle cose piú belle del borgo).
Le strade cittadine
Le corti delle case antiche e i templi urbani
La passeggiata sulle mura medievali
Shuanglin
La notte e le lanterne rosse
Ma che MERAVIGLIA!
Molto interessante però, anche te, mettile du’ foto… ?
Lo so, sono troppe… Ma mettermi a selezionarle era uno sbatty
Sono troppo fighe le tue foto Martino e a me piace che siano sempre così tante 🙂 . Ti seguo sempre anche su snapchat ma il tuo blog è davvero bellissimo, complimenti!
Un saluto
Grazie mille davvero!
Sogno…
E’ sempre un piacere leggerti e seguirti su Snapchat e’ da morire!
Ehi! Addirittura! Troppo gentile…