Mi hanno segnalato questa puntata di un programma televisivo attualmente in onda in Italia, su Mediaset, che si chiama “Emigratis”. L’hanno fatto delle persone che mi seguono su Snapchat o Twitter e l’hanno fatto alcuni nella chat di “Italiani a Wuhan”, che a loro volta avevano ricevuto la segnalazione da loro amici in Patria, perché la puntata in questione é girata a Wuhan, ovvero dove abito io, in Cina.
Voglio premettere che la mia non é una critica alla tv-spazzatura in generale, la quale in passato mi ha piú volte divertito, intrattenuto, e che trovo di per sé, se guardata con adeguato distacco, anche in un certo modo interessante. Il sillogismo “Guardi Maria De Filippi = Sei un deficiente”, l’ho sempre trovato vagamente snob e ha sempre tradito, per me una certa mancanza di ironia.
Peró la puntata in questione (ammetto di aver visto solo la parte relativa a Wuhan perché dopo un po’ mi aveva giá rotto i coglioni) mi ha davvero sdegnato.
Perché non basta una voce fuori campo che chiama i due protagonisti “sottosviluppati” o “imbecilli”, che li bacchetta in continuazione, che ne sottolinea l’ignoranza come a prenderne le distanze. Cosí come non basta guardare il trash “con adeguato distacco” in questo caso, perché non si tratta piú di persone che volontariamente decidono di mettersi in mostra e sottoporsi alla gogna mediatica.
Serve chiedersi come reagiresti se quella donna per strada che si sente rivolgere da uno sconosciuto, in una lingua sconosciuta, nella sua cittá, la pregiata domanda “Vuoi impugnare la bacchetta? Vuoi un po’ di pesce caldo?” fosse tua sorella. Serve chiedersi come reagiresti se quello che ti grida “Che cazzo fai!” a due centimetri dalla faccia in una lingua straniera mentre stai lavorando venisse a farlo a te o a tuo babbo. Serve chiedersi come la prenderesti se ad apostrofarti con “Sei giallissima” fosse uno straniero che viene in casa tua e ti riprende a tua insaputa e ti sbatte sulla TV del suo paese, buttata in pasto a gente che ti guarda in video divertita, e magari commenta sulla pagina Facebook con proclami tipo “Che grandi, questi due!”.
Io invito i balordi della risma di questi Pio e Amedeo non a smettere di fare le loro bravate, se a loro piace, ma a farle con gente che ha orecchio e fegato per rispondere loro a tono. Il problema non é che sono degli ignoranti. Il problema é che sono dei conigli.
Una ragazza che non conosco, nella chat di Italiani a Wuhan, ha scritto dopo aver visto il video “Io mi sveglio la mattina e lavoro seriamente tutti i giorni. Cerco di introdurre come meglio posso i miei studenti alla cultura italiana e quando vado in giro per le persone ho rispetto. Poi arrivano questi due poveracci e rovinano l’immagine di persone che sono andate all’estero per costruire realmente qualcosa”.
Da parte mia, so solo che sono sempre qui a chiedermi se di fronte a tante cose della Cina che non riesco ancora a digerire dopo due anni e passa, reagirei lo stesso modo se mi trovassi in qualche altro frangente, perché mi rendo conto (pur vedendo chiaramente tutti i difetti di questa societá) che troppo spesso nei confronti dei cinesi ci si concedono luoghi comuni e commenti che se si usassero nei confronti di qualsiasi altra cultura o nazione saremmo tacciati di razzismo per l’eternitá. So solo che oggi ho visto il pezzo di puntata (non linko il video perché qui sul mio blog quella merda non ce la voglio) e ho pensato tutto il tempo a Tony, a Ahao, a Summer, a Hu, a Haiting, e mi sono chiesto se sarei stato orgoglioso di mostrare loro un pezzo di televisione italiana girata nella loro Terra.
No, alla fine me la sono tenuta per me.
Non ero a conoscenza dell’esistenza di questo programma. E così sarà ancora.
E pensare che gli ho fatto pubblicità…
Programma imbarazzante…
Lo stanno mandando in onda adesso. Ho dovuto cambiare perché è quel tipo di grottesco che (anche se l’intento sarebbe quello) non mi fa ridere. Anzi mi mette addosso e una tristezza e uno sconforto che mi rovinano la serata. Capisco che per lo share si fa di tutto e si mette in onda la peggiore merda se c’è a chi piace e che se la guarda (mangia) ma fossi in mediaset una piccola riflessione sulla qualità e sui messaggi che passano la farei. La reputazione della rete dopotutto la fanno i programmi e la loro è in costante declino ormai da anni.