Erano anni che dicevo di voler andare in Yunnan (la parte nord, il giro “classico”, insomma) ma c’era sempre stato qualcosa in mezzo ad impedirmi di organizzare il viaggio: vuoi perché i miei amici dela vecchia guardia c’erano già a stati quasi tutti, vuoi perché uno aveva promesso di portarci la fidanzata, vuoi perché l’altro non aveva le ferie, vuoi perché c’era stata, tipo, una pandemia in corso, non c’era finora mai stato verso. Finalmente quest’autunno, per la Golden Week, sono riuscito a coronare il mio sogno.
Forse valeva la pena di aspettare perché il sogno in questione alla fine l’ho pure coronato nel migliore dei modi: l’inizio autunno è il momento adatto per godere al meglio dei molteplici scenari dello Yunnan, il tempo è sempre stato dalla nostra parte e in più gli strascichi del Covid e delle relative limitazioni di viaggio hanno fatto sì che molti dei posti visitati non fossero ancora stipati di gente. Così io e M., il quale è in assoluto il mio travel-buddy preferito di sempre e si è riconfermato tale anche a questo giro, abbiamo trascorso nove giorni di vacanza PERFETTA.
Il programma era il giro tradizionale Kunming-Dali-Lijiang-ShangRiLa, ma abbiamo deciso di invertire l’itinerario classico e questa si è rivelata una decisione vincente, che mi sentirei di raccomandare a tutti. Siamo quindi arrivati a Kunming partendo però a bomba e accollandoci sei ore di macchina per raggiungere immediatemente il Tiger Leaping Gorge, che tutti sono d’accordo nel segnalare come una delle hiking tracks più belle di tutta la Cina: dormendo ad una Guest-House in quota (e risparmiandoci un ora e mezza di salita nel bosco all’attacco) ci siamo garantiti di poter fare – non senza fatica – il percorso previsto per più di due giorni di cammino in un giorno soltanto.
Da lì siamo ripartiti la mattina seguente direttamente per ShanghRiLa (se avete visto il video saprete che alla fine siamo rimadsti di meno di uanto previsto), toccando quindi già il terzo giorno il punto più remoto e più alto – più di 3300m slm – tra quelli in lista: da lì la vacanza è stato un più pacifico rientro verso Kunming, facendo sosta prevalentemente per visitare punti di attrazioni naturali – come la Blue Moon Valley, che poi tanto naturale non si è mica rivelata – e passando le serate e le nottate a seguire in antiche cittadine tradizionali – qui di seguito trovate le foto di Baisha e Shuhe, il resto nel prossimo post.
Blue Moon Valley
Baisha e Shuhe ancient towns